sabato 13 dicembre 2014

Quando l'arte è trasgressiva: il writing


Ho scelto questa foto di un'opera dipinta sulla saracinesca di un negozio, evidentemente da parte di un writer sconosciuto, perché vuole essere divertente e mi ricorda vagamente l'arte naif. 
In questo caso è molto probabile che il negoziante in questione abbia commissionato ad un qualche writer di sua conoscenza il lavoro di dipingergli la saracinesca giusto per prevenire l'azione di altri writer più selvaggi, per i quali la connotazione trasgressiva, accostabile ad un attacco di tipo anale (come direbbe Freud) ovvero traducibile nello sporcare-imbrattare, risultasse la caratteristica preponderante dell'opera, con grave pregiudizio della saracinesca e dispetto del malcapitato negoziante.

A parte gli scherzi, il writing è da tempo al centro di polemiche, considerato da alcuni una interessante quanto insostituibile forma di street art e da altri all'opposto una forma di teppismo e vandalismo.
Di fatto qui da noi è vietato dalla legge e insomma i nottambuli incappucciati armati di bombolette di vernice spray rischiano grosso.


A dire il vero molto dipende dalla creatività e dal senso di civiltà personale del writer e non c'è dubbio che tra le schiere, le cosiddette crew, ciascuna siglata col proprio marchio o logo di riconoscimento, vi siano effettivamente dei talenti e del resto altro è dipingere con un murales un vecchio muro diroccato di una periferia metropolitana ed altro è imbrattare  un monumento di interesse storico... ma la pena è la stessa per tutti. 

Il negoziante in questione però evidentemente conosceva il codice d'onore delle crew: mai crossare il lavoro di un'altra crew! E allora se una saracinesca è già dipinta (preferibilmente in forma piacevolmente decorativa) nessun altro writer oserà sporcarla...
E tuttavia il fascino della rottura e della trasgressione dell'arte dei graffiti ha creato una tendenza, uno stile che ha influenzato la grafica ed il design nella moda e nella comunicazione: una rabbia che esplode insieme alla creatività ed infine si affranca tramutandosi in una forma di arte.

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